Per chi giunge in Sicilia con l’intenzione di scoprire borghi e realtà architettoniche un po’ insolite e ben diverse dai luoghi turistici, non c’è niente di meglio che recarsi in provincia di Caltanissetta.
In provincia di Caltanissetta, relativamente distante dal mare, sono presenti molti paesi tutti da scoprire, ognuno con le sue “chicche” con le proprie tradizioni, usi e costumi, le proprie bellezze paesaggistiche e la sua gastronomia, ed il proprio dialetto.
Serradifalco è uno di questi paesi, la leggenda locale, narra che il nome “Serradifalco” deriva dalla nidificazione dei falchi sulle alture rocciose (nominate serre), poco distante dall’attuale centro abitato, da sempre denominato Serra del Falcone. Nel tempo il feudo assunse il nome Serra del Falco, per poi diventare Serradifalco.
La storia urbana di Serradifalco inizia nel lontano 1640, sul sito di un vecchio casale, tra mandorleti, uliveti e vigneti, con il Duca Leonardo Lo Faso Pietrasanta, presidente della Camera dei Pari del Regno di Sicilia di origine lombarde, che acquistò titoli e terreni dalla precedente signoria dei Graffeo e nel 1666 nè acquisto anche il titolo di Duca.
Il Duca Leonardo Lo Faso Pietrasanta fece realizzare il suo palazzo e le prime case, richiamando i cittadini che qui giunsero da Palermo, Caccamo e Termini.

Chiesa San Domenico
Nel corso degli anni vennero edificate:
- La Chiesa Madre
- La Parrocchia dell’Immacolata Concezione
- La Chiesa della Madonna del Carmelo
- Collegio di Maria
- La Chiesa San Francesco da Paola
La Chiesa madre, dedicata a San Leonardo di Noblac o Abate, venne edificata nel 1740, i cui lavori di costruzione proseguirono per oltre 100 anni. Al suo interno è conservata la statua lignea del 1662 raffigurante San Leonardo, opera dello scultore palermitano Giancarlo Viviano.
Inoltre si possono ammirare gli affreschi di Leopoldo Messina, gli stucchi dello scultore Calogero Sesta della scuola di Giacomo Serpotta, e l’urna con il Cristo Deposto di Francesco Biancardi utilizzata per i riti sacri del venerdì Santo.
La Parrocchia dell’Immacolata Concezione è una costruzione della seconda metà del Settecento.
Al suo interno si può ammirare la tela raffigurante San Giuda Taddeo e la tela che ritrae Sant’Ignazio di Loyola e San Francesco Saverio, entrambe opere del palermitano Vito D’Anna. La piazza antistante la Chiesa è da sempre punto di aggregazione per tutti i residenti della zona.
La Chiesa di San Francesco da Paola sita nelle vicinanze della Chiesa madre, in realtà dedicata alla Madonna del Rosario, iniziata nel maggio 1653 per volere di Donna Maria Ventimiglia che volle così mettere il nipote Francesco Graffeo, futuro Reggente di Serradifalco, sotto la protezione di San Francesco da Paola. Essa fu la prima chiesa madre del paese, denominata anticamente anche Matrice del Cozzo e Chiesa del SS. Rosario.
Chiesa della Madonna del Carmelo venne eretta nel ‘700. Conosciuta anche come Chiesa del Purgatorio (a lu Priato’ in siciliano)
Il Collegio di Maria, o Chiesa della Madonna Addolorata, sorge nei pressi della Chiesa madre. Sin dal 1817 ospitava l’Istituto di Suore Domenicane, edificata per opera dal terzo arciprete di Serradifalco, Francesco Lio, sia ’interno della chiesa che la facciata vennero realizzate dall’ artista palermitano Leopoldo Messina, alcuni affreschi rappresentano la fuga in Egitto, La prima caduta, la crocifissione, e il grande affresco che rappresenta la madre addolorata trafitta dal pugnale.
Chiesa di San Giuseppe edificata nel 1925, ultima chiesa costruita in paese, quattro anni dopo venne eretto il campanile. Intitolata al Patriarca San Giuseppe. Al suo interno vi è un’opera del 900 di Francesco Biancardi, il gruppo ligneo intitolato “San Giuseppe e il Bambin Gesù”.
Altre chiese
- la Chiesa della Santa Croce, eretta all’ ingresso del paese;
- la Chiesa del Calvario, che sorge sull’ omonima altura dalla quale si può ammirare tutto l’abitato e la campagna circostante. Edificata nel 1812 luogo di rappresentazione di riti religiosi della settimana Santa, nello specifico la scinnenza.
- La Cappella di Marici, posta in Contrada Marici, appena fuori il centro abitato, lungo la strada che portava alle miniere. La Cappella è dedicata alla Santa Vergine Addolorata, protettrice dei minatori serradifalchesi e compatrona.
Altri edifici di potenziale interesse sono:
- Palazzo Barone Piazza
Ubicato di fronte al Palazzo Duca, con caratteristica facciata. - Palazzo dell’ex Fascio Costruzione risalente al periodo fascista ubicata in Corso Garibaldi, era adibita a scuola media fino alla metà degli anni ottanta.
- Palazzo Mifsud sede storica del comune.
Serradifalco, ha una lunga e ricca storia come centro per l’estrazione di minerali come zolfo e sali potassici, ma di questo ne parleremo al prossimo articolo!
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