L’originalita’ non è mai troppa, ci troviamo di fronte ad una vera innovazione nel campo dell’ ecosostenibilità della moda e del rispetto per l’ambiente. Ecco 4 fashion brand che utilizzano il cibo per creare le proprie collezioni.
1. Funghi chaga per Older Brother
Older Brother, l’ultima collezione sfrutta il fungo chaga per una palette di colori legati alla terra, dal sabbia al marrone scuro. Infatti, è proprio questo particolare fungo, normalmente utilizzato per le sue proprietà salutari nella dieta proteica, a essere impiegato come colorante naturale.
2. Abbigliamento commestibile per Leeann Huang
Leeann Huang si è fatta notare con un concetto fashion decisamente originale. Le sue creazioni, infatti, non sono destinate a durare nel tempo, ma piuttosto a essere anche sfruttabili come cibo vero e proprio. Per le maglie in gelatina e cioccolato ha creato stampi appositi, per i pantaloni brillanti ha incastonato arance e noci nella resina. Appassionata di cucina, la visione dell’artista asiatica si realizza in questa collezione di indumenti che possono essere mangiati lanciando così un messaggio di rottura contro il consumismo.
3. Piatti persiani per VVORK VVORK VVORK
Altra novità fashion che si incrocia con il food si trova nell’abbigliamento streetwear cucito a mano a Brooklyn dall’artista Zeynab Izadyar ispirato al packaging del cibo persiano, dal riso alle bustine di tè. L’idea di lavorare sul cibo è venuta a Izadyar dalle tecniche di cucina che ha imparato crescendo in Iran con sua madre, che decorava i piatti con tinte naturali come zafferano, barbabietole, cavolo rosso ed erba cipollina. Realizzati con una combinazione di materiali accuratamente selezionati, tessuti tinti a mano e ricami handmade, i capi di VVORK VVORK VVORK utilizzano un linguaggio poetico visivo creato dai diversi media attingendo da parole e suoni scritti in persiano, inglese e arabo. Uno stile ben definito che, ispirandosi alla cucina, mette in risalto le tradizioni del cibo iraniano e persiano per un mix & match importante dal significato politico di eguaglianza intrinseco.
4. Gioielli effimeri per Keef Palas
Quello di Keef Palas è un progetto con gioielli effimeri, che durano solo un determinato lasso di tempo in perfetta armonia con le leggi della Natura e in contrapposizione alla fast fashion di consumo. Il brand esplora l’effimero attraverso dettagli particolari come peperoncini, aglio, noci, olive e così via, impiegati come protagonisti di bijoux quanto meno originali. Vivendo tra Mallorca e Barcellona, la scelta dei materiali è paragonabile a una sorta di dieta mediterranea: infatti, impiegano solo ed esclusivamente ciò che trovano a portata di mano, senza importazioni o contaminazioni. Come fosse un ristorante o un negozio di alimentari, ogni pezzo viene sigillato sotto vuoto e conservato in frigorifero fino alla spedizione al cliente. Dal bikini in uva bianca agli orecchini a cozza, il menu è a dir poco sorprendente!
