Il Festino di Santa Rosalia, patrona di Palermo è un evento che attira in città decine di migliaia di turisti. Esso celebra la liberazione della città dalla peste del 1624, in seguito al ritrovamento delle reliquie della Santuzza sul Monte Pellegrino.
Nell’anno 2020 Sarà un Festino sospeso, da vivere più nell’interiorità, quello che quest’anno a Palermo ricorderà Santa Rosalia, patrona della città, la Santuzza che nel XVII secolo liberò il capoluogo siciliano dalla peste. Quest’anno i palermitani pregheranno la loro patrona perché cessi la pandemia di Covid-19.
Le celebrazioni, come da tradizione, inizieranno il 10 luglio, ma il 15 luglio non ci sarà la storica processione dell’urna argentea con le reliquie della Santuzza. “Il Festino di quest’anno – ha aggiunto monsignor Lorefice – sarà cioè il più spirituale che abbia mai vissuto la città. L’augurio è che non sia un momento di alienazione, ma un’occasione di incontro, dove si abbattono le barriere”.
Non sarà celebrata la tradizionale Messa nella sede del Comune di Palermo, a Palazzo delle Aquile, dove invece il 13 luglio, a mezzogiorno, si svolgerà nella cappella di Santa Rosalia, “l’affidamento della città alla Santa”. E il 14 luglio non è prevista la cosiddetta sfilata del carro trionfale della Santa; sono invece in programma alle 19.30 sul sagrato della cattedrale i Solenni Vespri Pontificali che termineranno con il “Messaggio alla Città” dell’arcivescovo, mentre alle 22, andrà in onda, contemporaneamente su diverse emittenti televisive locali e nazionali, il film “Palermo Sospesa – il Festino che non c’è” realizzato dalla sezione siciliana del Centro Sperimentale di Cinematografia, con la direzione artistica e la regia di Costanza Quatriglio. Il 15 luglio, giorno del ringraziamento, della preghiera e della invocazione da rivolgere a Santa Rosalia, la processione sarà sostituita dalla Solenne Messa Pontificale, con la possibilità di lucrare l’indulgenza plenaria.

