Il viaggio di oggi vi racconta la storia di un antico Borgo siciliano, rinato tra colori e ispirazioni spagnole, si trova a Partinico, provincia di Palermo, ed è un luogo unico nel suo genere Borgo Parrini.
La storia di questo borgo
Il Borgo Parrini è nato tra il Cinquecento e il Seicento, chiamato così nelle mappe del catasto borbonico, per via della presenza dei Padri Gesuiti del Noviziato di Palermo (i “parrini”).
Furono proprio i Gesuiti che nel Settecento, fecero costruire una chiesa dedicata a Maria SS. del Rosario, attorno alla quale si sviluppò in seguito un vero e proprio villaggio: abitazioni, magazzini, torri, piccoli bagli e mulini.
Dopo la soppressione dell’Ordine dei Gesuiti, nel 1767, la proprietà del borgo passò in mano al principe francese Henri d’Orleans, duca d’Aumale, che ne volle sfruttare i fertili terreni per la produzione del moscatello dello zucco, un vino molto apprezzato nel’ Europa del XIX secolo.
Il nobile francese istituì una florida azienda agricola, nella quale lavoravano circa 300 operai, che trovavano alloggio proprio negli edifici del Borgo Parrini.
A partire dal secondo dopoguerra, come migliaia di altre frazioni italiane, la popolazione iniziò ad abbandonare il posto, per trasferirsi nelle grandi città, di conseguenza molti edifici rimasero disabitati per decenni.
Il Borgo Parrini Oggi
Negli ultimi anni, grazie all’ intuizione di un imprenditore e dei pochi residenti, il borgo siciliano ha conosciuto una nuova vita.
Alcune vecchie case sono state restaurate con uno stile che ricorda molto il modernismo catalano di Antoni Gaudì, con forme particolari, opere d’arte e colori sgargianti compresi pavimentazioni e muretti. Meta da scoprire per tutti quei turisti che amano visitare luoghi bellissimi ma poco conosciuti, immergendosi in un’atmosfera quasi surreale.
Segui Saporapp per altri curiosi articoli clicca su :